Anche attraverso lo shopping, la privacy è ''violata''

Pubblicato il da Redazione

Sono partiti i saldi, milioni di italiani corrono alla ricerca dell'offerta migliore, da un po' di tempo i negozianti, i grossi centri commerciali non attirano solo clienti dello shopping ma anche i loro dati.

A volte fanno scaricare un'app e attraverso una connessione wi-fi gratuita si può essere monitorati inconsapevolmente, oppure accedendo alla pagina web messa a disposizione dallo stesso centro, mediante l'accesso con  Facebook si potranno cedere indirizzo email, numero di telefono, nome, cognome, tutti dati che poi potranno essere venduti a terzi. Attraverso questo tipo di connessione, si possono fornire informazioni, quanto tempo una persona si trattiene a vedere una vetrina di scarpe o piuttosto di felpe, tracciando un identikit sui gusti del consumatore. Possono anche essere installate sul sito dei cookie, rilasciando il consenso spesso sul browser per navigare in internet e poter in questo modo rintracciare le abitudini di spesa di una persona.

Dopo aver raccolto tutti questi dati appartenenti ad un cliente, che non sono associati ad un volto ma ad un codice collegato ad un cellulare, in  questo modo si potranno inviare dei messaggi pubblicitari mirati di cui il cliente ha utilizzato il wi-fi del negozio oppure dei partner a cui questo ha ceduto le informazioni.

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